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Allacciamento alla canna fumaria? Tutte le risposte alle vostre tante domande

Allacciamento alla canna fumaria? Tutte le risposte alle vostre tante domande

Quando si decide di acquistare un prodotto (stufa o camino) a legna o pellet, nuovo o in sostituzione al vecchio, bisogna fare i conti con le opere di installazione che prevedono anche l’allacciamento alla canna fumaria. La normativa sulla canna fumaria è un argomento che genera tanti dubbi e domande. Ecco alcune risposte:

La canna fumaria, o sistema di evacuazione dei fumi, è  per definizione quel sistema che espelle all’esterno dell’abitazione i fumi generati dalla combustione. Secondo la normativa tecnica, si compone di tre elementi:

  1. Canale da fumo: condotto che collega la stufa o il caminetto alla canna fumaria per l’evacuazione dei prodotti di combustione
  2. Canna fumaria
  3. Comignolo: parte finale della canna fumaria, diretta verso il cielo

La maggior parte dei dubbi si riferisce alla normativa UNI 10683 per l’installazione, la verifica e la manutenzione degli impianti a biomassa. L’ultima revisione è stata nel 2012 e ha portato a importanti modifiche che è bene conoscere per non incorrere in soluzioni e impianti non conformi, quindi sanzionabili.

Posso installare un prodotto, a pellet o legna, anche senza canna fumaria?

No, non è possibile. La normativa UNI 10683 impone l’obbligo di un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare un’adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione. Dal 2013 la normativa vieta l’installazione di canne fumarie o condotti a parete, imponendo lo scarico fumi a tetto. Ovviamente, chi ha installato una stufa, un camino, o una caldaia a pellet, prima dell’introduzione del nuovo regolamento, si deve adeguare e rendere a norma l’impianto.

Una canna fumaria non rispondente alle normative può impedire la corretta evacuazione dei prodotti di combustione causando problematiche alla salute ma anche al funzionamento stesso del prodotto. Se si manifestano malfunzionamenti e l’installazione non è a norma, la garanzia potrebbe anche non rispondere.

Meglio dunque assicurarsi di essere conformi per non incorrere in disagi o penali.

Cosa è opportuno verificare prima dell’installazione?

Prima di procedere con l’acquisto della stufa, caminetto o caldaia, va sempre fatto un sopralluogo, necessario a verificare la fattibilità dell’installazione.

Cosa dovrà fare quindi l’installatore?

  • Verificare l’idoneità del locale dove sarà installato il prodotto;
  • controllare se sono installati altri apparecchi (anche se alimentati da combustibili diversi) per essere sicuro che l’installazione sia ammessa;
  • assicurarsi che la posizione del generatore di calore favorisca le fondamentali operazioni di caricamento del combustibile, manutenzione e pulizia delle ceneri;
  • verificare l’idoneità del sistema di evacuazione fumi, se esistente, e valutare l’eventuale necessità di risanamento della canna fumaria.

Una volta verificati tutti gli aspetti citati sopra e dopo aver installato il prodotto, il tuo tecnico dovrà rilasciarti la dichiarazione di conformità dell’impianto, documento molto importante per eventuali interventi futuri.

È possibile avere due o più prodotti collegati alla stessa canna fumaria?

La normativa UNI 10683 afferma quanto segue: “Non sono ammesse canne fumarie collettive né il convogliamento del medesimo camino o canale da fumo di scarichi di cappe sovrastanti apparecchi di cottura di alcun genere né scambi provenienti da altri generatori.”

Tuttavia, è ammessa la realizzazione di un sistema composto da caminetto e forno di cottura con un unico punto di scarico verso il camino, per il quale il produttore deve fornire le caratteristiche dell’allacciamento dei canali da fumo.

Se abito in un condominio posso installare un prodotto a pellet o legna?

Installare un prodotto a biomassa in un condominio è assolutamente possibile, a patto di essere in linea con le normative. Non essendo una casa indipendente, ci sono inoltre alcuni aspetti – burocratici e tecnici – che vanno tenuti in considerazione per poter avere il permesso di procedere con l’installazione del prodotto.
Gli appartamenti all’ultimo piano sono agevolati, mentre per chi abita nei piani inferiori la questione è diversa perché è necessario far passare lo scarico dei fumi attraverso la canna fumaria centralizzata del condominio.

Condominio senza canna fumaria: cosa fare?

Nel caso in cui nel vostro condominio non ci fosse la canna fumaria, bisognerà provvedere a realizzarne una ex novo, dopo ovviamente aver richiesto l’approvazione condominiale e accertarsi di rispettare tutte le norme. Per esempio, si deve garantire che la struttura architettonica dell’edificio non risulti lesa dalla presenza dello scarico. In secondo luogo, ci sono delle distanze da rispettare da finestre e balconi dei vicini, regolamentate dalla normativa UNI 7129 e dell’articolo 906 del codice civile.
Normativa canne fumarie, regolamenti, aspetti tecnici… per fortuna viene in aiuto il tecnico.
Gli aspetti tecnici da tenere in considerazione sono diversi e dipendono molto anche dal contesto abitativo (es. casa indipendente o condominio), perciò è fondamentale rivolgersi sempre a un tecnico che ti saprà indicare le normative da rispettare e operazioni da attuare per rendere conforme l’impianto.

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2016 Confermate le detrazioni fiscali del 50 e 65%

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre, la Legge di stabilità 2016, il cui compito è di orientare la politica economica del nostro Paese nei mesi a venire, è entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio. Tra le numerose misure presenti nel testo finale della manovra, troviamo alcune conferme e anche delle interessanti novità in materia di edilizia, tutela del paesaggio e mobilità sostenibile.
la Legge di stabilità 2016 conferma le detrazioni fiscali del 50% e del 65%, rispettivamente per le ristrutturazioni edilizie e per gli interventi che riguardano l’efficientamento energetico delle abitazioni, già previste nel 2014 e 2015 e che vengono così prorogate al 31 dicembre 2016.
L’Ecobonus del 65% per l’efficienza energetica riguarderà anche l’adeguamento antisismico degli edifici, oltre che alcuni interventi di domotica, come “l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti” (comma 88).Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci.